| | | OFFLINE | Post: 53 | Registrato il: 07/04/2020 | Città: URBINO | Età: 37 | Sesso: Femminile | Utente Junior | |
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17/05/2024 14:41 | |
Ops!! Sorrry! Dicevo, CIAOOOO EEEE Siamo all'ultimo post mio e alle ultime due giocate della prova, in quanto, confermo con piacere che è stata SUPERATA!!! BENVENUTA NELLA RAZZQA MANNARI MALIAS_GRAKAS! Ecco le due giocate!
2)Una situazione in cui il tuo personaggio vive una giornata particolarmente stressante, di giorno in periodo della luna piena. STOP ALLE AZIONI ATTENDERE SECONDA PARTE PROVA PER LA RAZZA CHIUSA MANNARI ESEGUITA IL 14/05/24 IN GROTTA 3
E' giorno, un giorno caldissimo e torrido a Narvick, secondo giorno di luna piena in cui non è riuscita a sfogare la bestia che abita il suo corpo. La notte, vi è stato un attacco al porto, e lei non era presente, isolatasi per evitare contatti umani, il padre è rimasto gravemente ferito, e li come figlia, e come sostituta, è stata richiamata a rapporto dei danni subiti al porto, e dei feriti ancora da recuperare. Il panico ha preso piede e nessuno sta eseguendo il suo mestieree, l'assenza del capofamiglia Grakas, ha fatto scendere totalmente il caos. Alcuni soldati sono all'opera nel gestire le situazioni dei mercantili di qualche molo più in la e a disporre le difee per il prossimo possibile attacco. Han bisogno di riorganizzarsi tutti quanti, dato che il prossimo attacco, potrebbe essere lontano da li, ad un sospiro. Non sa ancora nulla di quello che è accaduto e la situzione che trova, è disastrosa, molti i feriti, molte le famiglie accalcate per cercare notizie dei propri cari, e le navi, beh... sono in una condizione precaria, e necessita immediatamente di liberare la zona per una giusta navigabilità, e per una corretta estrazione degli ultimi feriti e del carico merci, che non è da trascurare dato che son per lo più viveri, ed in una situazione simile, sono praticamente indispenabili.
Gdr Go
21:59Malias_Grakas [Narvick/Porto]{zona attacco} Le notti di luna piena sono sempre tragiche e fastidiose, sa che non deve essere disturbata e preferisce non essere in mezzo a situazioni stressanti, ma sembra che la sfortuna abbia messo radici nella sua vita e non solo per la maledizione che adesso la costringe a vivere con una bestia che tenta di fermare, ma anche per gli eventi che si susseguono nella sua città. Non sa nulla quando viene chiamata, con le occhiaie pesanti e il volto scavato esce dalla sua magione per raggiungere il porto. E' di poche parole cosa strana per lei che è una gran chiacchierona, non pare neppure solare come al solito, vorrebbe solo tornarsene a casa sua. e non è poi neppure tanto strano che una viscontessa governatrice sia anche viziata e snob e così vorrebbe passare, ma quando arriva al porto lo stomaco le si rigira, le viscere sembrano attorcigliarsi e un conato di vomito e rabbia le risale spazientita per non essere stata avvisata immediatamente della situazione. Nota i feriti, la situazione precaria. Richiama Seppia per non farsi avvicinare dalle persone che cercano i propri cari. i capelli sono raccolti in uno chignon disordinato, indossa un'armatura leggera e la fede è stata agganciata al collo con una catenina, non vuole rischiare di distruggerla. macina rabbia e nervosismo, ma deve organizzare le cose. Si avvicina all banchina per capire al situazione delle navi. vanno spostate. Il cuore batte forte e deve respirare per ragionare con lucidità. suda, suda più del solito. Non sembra una buona idea ronzarle attorno ora.
Stop Azioni Attendere Responso
Eppure, la gente del posto, specie della zona portuale dedicatqa all'attività di suo padre, abituati a vederla solare e disponibile, le si accalcano intorno, e no non bastyerebbe un povero seppia che si affanna tutto trafelato per tenerle a distanzq, tutti chiedono qualcosa, chi chiede quando potrebbe essere libero il porto chi del marito, fratello zio e cognato che potrebbero essere stati coinvolti nell'attacco, chi menziona alcune navi disperse altri ancora che cercando solo il conforto di cui era capace Malias, fino a qualche tempo prima... e comincia a sentirla forte quella pressione... cominciano però a muoversi ai suoi ordini, c'è chi si allontana ad avvisare i cerusici, chi si mobilita a fare un censo dei feriti, e delle navi coinvolte, e nella via generale una fila di parentame comincia a farsi ordinata, per poter comprendere il destino dei loro cari. una signora gracchia a lei vicino, informandola di ciò a cui aveva assistito <è stato terribile... terribile!> comincia a raccontare, colma di dettagli di que4ste enormi navi dalle vele giuncate che son giunti a lanciare barili esplosivi sulle navi. Sul porto, lasciandoli galleggiare in mare... Un fiume di parole che non smette un solo istante di parlare e di dipingere morte, distruzione, e sangue.
Gdr Go
22:19Malias_Grakas[Narvick/Porto]{zona attacco}Essere troppo disponibile con la gente potesse lo ucciderebbe con lo sguardo.La calca la irrita oltre misura, la bestia non vuole essere toccata e lei come la bestia sembra soffrire in quel momento il contatto. Domande troppe domande, domande a cui in altri momenti avrebbe risposto con cortesia e garbo anche senza conoscerne le risposte. E' nervosa un nervosismo palpabile che potrebbe solo peggiorare, vorrebbe solo scappare da lì, correre e levarsi da quell'impiccio, ma ha delle responsabilità ecco l'unica domanda che andava fatta e che ora quasi come uno specchio che si infrange annulla tutto il resto. Hanno toccato la sua terra, hanno toccato il suo popolo e forse anche la sua famiglia. L'ordine temporaneo sembra placare per istanti la bestia, ma la domanda su Lord Grakas le manda il sangue al cervello, troppo sangue al cervello, tutto insieme. Una bomba esplosiva di emozioni. <... cosa...è ...successo a mio padre?> e se prima aveva una parvenza di controllo adesso non ce l'ha e tenta di afferrare il primo milite che passa una smorfia aggressiva quella che si palesa sul suo viso. La signora si prende uno sguardo ferino <è stato terribile cosa, no, non sono stata avvisata...> ammette quella asimmetria informativa e adesso ascolta. Lascia il braccio della guardia, in caso fosse riuscita a prenderlo e stringe i pugni conficcando le unghie dentro la carne. la vecchia parla, parla, parla anche troppo. Lei avanza e troneggia con la sua altezza su quella dell'altra. e si gira verso il porto chiude gli occhi i capillari degli occhi sembrano quasi esplodere di morde l'interno delle labbra.
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La rabbia di Malias pare esplodere. ,Si, troppa gente... troppi rumori, TROPPI odori. Il pesce, la salsedine, la gente, la paura, l'eccitazione, l'adrenalina... il sangue... si mescolano alle sue emozioni che le fan ribollire il sangue nelle vene, finoa quando, la notizia de padre parrebbe farle perdere le staffe3, la signora a quel suo troneggiare si rimpiccioglisce balbetterebbe in quel momento paiono arrivare dei cerusici, mentre il milite porta un pugno al petto cfhinandosi con rispetto ed è in quel momento che da lontano di tutta fretta potrebbero vedersi arrivare verso il porto un manipolo di guaritori affaccendati dietro ad un carro, che ospirtq barelle e tutta l'attrezzatura necessaria, rapida anche alcuni carpentieri che han portato carrucole e forti catene oltre che lunghissime assi di legno marino. Tutto sta mobilitandosi, eppure... tutto, quel tutto... per lei, pare esageratamente troppo
Gdr Go
22:48Malias_Grakas[Narvick/Porto]{zona attacco} I rumori e gli odori, soprattutto gli odori, sembrano farla impazzire. Un tumulto interno che stenta a controllare, fortuna che c'è un sole alto, ma lo sa che la luna è lì, pronta a prendersi ciò che ormai le appartiene. Si rende conto di aver spaventato la vecchia e questa cosa però non sembra infastidirla, le piace quasi. L'arrivo del milite che blocca il fastidioso cianciare della vecchia è quasi provvidenziale. si limita a dire riguardo quell'informazione che le pare utile, non è morto, sente che non è morto, non può essere morto e in realtà prova anche sentire l'odore di suo padre in quella cloaca di umori e odori. L'arrivo dei guaritori viene avvertito prima ancora di essere visto. Arrivano i carpentieri, le catene e le assi. ma lei non riesce a seguire i lavori di recupero la gola è secca, sente quell'odore di sangue e pesce stantio e le viene il voltastomaco cerca di levarsi dalla banchina del porto, non è utile in quel momento, le serve solo un momento per riprendersi. Chiude gli occhi e tenta di allontanare quel tutto e quel troppo. i suoi fratelli maggiori, meglio che lì ci stiano loro un attacco, qualcuno che ha osato e che lei vuole conoscere, sapere come trovarlo. Per quanto possa essere tutto troppo, non dovrebbe ancora subire così tanto l'influsso della luna da potersi trasformare anche in quel momento, ma non ha voglia di giocare con la sorte, sono sopravvissuti ad un attacco, non sopravvivrebbero alla bestia e quindi cerca di levarsi da lì, una bettola, una bottega, qualunque cosa che abbia una tinozza d'acqua per lavarsi la faccia e gli odori di dosso.
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tra tutti quelgi odori, nel concentrarsi, percepisce l'odore di suo padre.... e specialmente dell'odore del sangue, di suo padre. I cerusici arrivano, e si mobilitano immediatamente con i feriti, Seppia, che al momento sta cercando di allontanare alcuni curiosi, viene attratto dalle domande di Malias riguardo supo padre e si appresta a chiedere ai cerusici direttamente, appejna arrivano, la sorte del padre, continano ad arrivare altri militi che via via vannoa gestire la cosa pèarla un ragazzo steso sulla barella, la ferita in vista ad una coscia, e l'espressione dolorante, potrebbero farle salire un'adrenalina picevole sulla schiena, predatorio... che viene immediatamente disturbato da seppia, che tutto accaldato, sentenzia l'espressione allarmata nel volto di Seppia è palese, intorno a loro ancora un sacco di chiasso, ma Seppia ora, ammutolisce, cercando sul volto di Mlalias l'illuminazione di una risoluzione di quel dannato immenso problema.
Gdr Go
23:10Malias_Grakas [Narvick/Porto] {zona attacco} Annusa l'aria e con una mano ferma chiunque voglia parlargli, abbassa il volume delle voci per alzare quello degli odori. <è ... sangue> troppo, magari è sangue passato, ma ha una strana sensazione, solo che non sa come gestirla in quel momento. Seppia sembra darsi da fare a far le domande al suo posto, ha già ripreso il suo rispetto. perentoria nel chiudere il discorso salvatori. Non si sente tale, non in quel momento, è una bomba ad orologeria. Ascolta la storia uno sgarbo che più sgarbo non si può il porto più prossimo al loro salperà con il sole e si chiuderà in cabina con la luna. Poi accade qualcosa che non si aspettava, quel piacevole odore di preda. Si gira di scatto verso il ragazzo in barella. dalla bestia, poi ecco che i problemi non sembrano finire, una pessima mattinata per la mannara che si costringe a roteare gli occhi stanchi. Pallida in viso. l'odore del panico dovrebbe arrivare, la paura, gli ormoni che mutano. è ancora lì, se prima aveva un dubbio, ora è certezza. Il suo odore, l'odore di casa. Lo sa che tutti si aspettano una soluzione da lei, questo la mette ancora di più sotto pressione, ma soprattutto lei la soluzione che ha non può condividerla. Tenta di allontanarsi, chiude gli occhi e si concentra su un solo odore, quello di suo padre, in parte sangue del suo sangue. Ignorerebbe qualunque altra distrazione esterna e si concentrerebbe nella cerca. fa che sia vivo.
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Prossimo ultimo mresponso
La gestione del tutto, rimane limpida e chiara, per quanto stia sudando e rischiando di perdere il controllo di li ad un passo, lei, mantiene la calma. Lodelwen verrà avvisata, e la nave verrà preparate quanto prima, e parrebbe riuscire a riprendere le redini della siatuazione in mano, nonostante la bestia recalcitri a qlel emozioni che esplodono in lei con vemenza. La stessa veemenza con cui le arriva la notizia che suo padre, non è stato portato al nosocosmio... ma, si dovrebbe essere ancor ali, uno schiaffo in pieno volto che le fa girare la testa e fischiare le orecchie mentre il cuore le esplode brutalmente in petto assordandole l'udito in favore dell'olfatto, ed è ad un passo lento, che si avvicinerebbe man mano ad una serie di casse dietro le quali, scorgerebbe unos tivale parecchio familiare per la ragazza, e quell'odore di casa... di sangu del suo sangue... sparpagliato intorno a lei donandole uno schiaffo con una realtà che in vero potrebbe non essere tanto sbagliata dai suoi timori.
Gdr Go
23:46Malias_Grakas [Narvick/Porto] {zona attacco} Fiera di non aver ancora artigliato e azzannato nessuno, ma sa che questo è solo l'inizio, più il sole cala, meno i ragionamenti potranno essere complessi. Inoltre l'idea che suo padre possa essere in mano a nemici la disturba, ma le dona speranza e voglia di cacciare e distruggere, mentre l'idea che possa essere schiacciato sotto qualche rudere o cassa la uccide dentro. Pompa il cuore con una volocità che non è umana, pià vicino alla bestia che alla donna. Si porta una mano sul seno come se potesse fermare quell'emozione. chiude gli occhi e digrigna i denti. Segue quella scia di odore che le è familiare, un passo, poi due, tre, probabilmente verrà presa per pazza da coloro che non sanno, ma sì, lei si affida al suo naso. Quelle casse, tum, tum, tum, il cuore rallenta, quasi a volersi fermare. Quello stivale. Quel maledetto stivale. si fionda vicino a quelle casse tenta di scansarle con una forza tutta nuova che neppure sapeva di avere, l'adrenalina, così dovrà giustificare quei lanci. leva tutto quello che può, vede il sangue, troppo, dovrebbe essere dentro un corpo, non fuori. Sente l'odore, ma soprattutto cerca di sentire i battiti, non i suoi, no, ha bisogno di sentire quelli del padre. Una maschera di terrore, spossatezza, dolore e rabbia, un dipinto di una battaglia dolorosa, ma di cui ancora non si conosce la sorte.
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I BATTITI, che percepisce dopo che cerca di spazzare vbia il panico dettato dai sensi principali acutizzati dalla bestia, sono flebili e dirregolari ma sono li. Tutto il brusio scompare intorno a lei, concentrati nei vari affari a cui erano stati impegnati dalla governatrice di Namsos, e Seppia, sopraggiunge con un cerusico ed una barella, osservandola seguire una direzione precisa. Quello che nota di li ad un battito, quando girerà l'angolo della cassa, è un uomo pallidissimo, e con il volto contratto dal dolore, un uomo ce ei conosce terribilmente bene... si, è suo padre con una scheggia di legno infilata sulla spalla sinistra ed una al fianco destro, la più preoccupante tra le due ferite. In quel mentre Seppia, andrebbe a donare dettagli alla Custode dati tecnici che si vanno a sfumare con il gorgoglire dell'acqua il battito accellerato del cuore di tutti quanti, ed il padre di Malias che finalmente viene caricato in barella, incoscente, ora, tutto pare in ordine, o per lo meno in procinto di esseri funzionali mentre lavorano, e quindi una volta delegato, potrebbe concentrarsi sui preparativi di qualsiasi viaggio potesse4 fare di li a breve.
00:02Malias_Grakas [Narvick/Porto] {zona attacco} Piano il cuore batte, suo padre è ancora vivo. la rabbia monta e potrebbe letteralmente balzare verso la nave che desidera sia pronta subito. Ha sentito che tipo di nave sta cercando, una nave da guerra, forse fa ancora in tempo a trovarla. E' entrata lei nel suo territorio, ha fatto un errore di valutazione. Lascia che i cerusici e Seppia si occupino del padre, le sue iridi che quasi schiariscono diventando più simili a quelle della bestia riflettono il mare e le sue onde. si gira vero Seppia perchè devono partire subito ma non lo sa quanto tempo ci potrà volere per raggiungerli. Ha tutte le informaizoni che sembrano passare per il porto.Il padre è in buone mani e spera possa riprendersi, lei conotrolla la rabbia per quanto possibile e si avvia verso il timone della Maelstrom. Chissà perchè tutti i mannari prima o poi finiscono su una nave.
FINE SECONDA PARTE PROVA RAZZA CHIUSA MANNARI.
ed ecco l'altra!!
2)Sei nel tuo territorio, a casa tua, e percepisci in fondo alla tua proprietà, l'intrusione di un mannaro che NON conosci STOP ALLE AZIONI INIZIO PROSEGUIMENTO GIOCATA DI PROVA PER RAZZA CHIUSA MANNARI DEL 17/05/24 IN GROTTA 3
E' a casa, la Governatrice di Namsos, e al momento si ritrova da sola a passeggiare per la tenuta il una quieta sera di mezza estate... e di mezza luna. Ancora la bestia dentro di se si limita a stiracchiarsi pigramente nel sentire avvicinarsi la pienezza dell'astro che la risveglia del tutto, e visto la quiete che ora anima la mannara, non pare infastidirla troppo. Anche se quell'astro in lei la sente particolarmente, una comunione ancestrale che provoca sentimenti contrastanti di quiete e di disagio, una mescolanza delle emozioni dettate dalla convivenza in quel corpo mortale, dell'animo umano, e dell'animo bestiale. Una brezza lieve lieve spira da sud, spazzando via gli odori a nord nord ovest, e ritardando la sua innata e costante ricognizione olfattiva dell'area, e tutto, per un lunghissimo tempo, pare quieto. Mh, dicono, una quiete prima della tempesta, vero? E quella tempesta, arriva come uno schiaffo in pieno volto, le narici di colpo nonostante la brezza che lieve scorre verso nord, captano chiarissimo, la presenza di un parirazza che evidentemente è entrato nella loro proprietà. Non è Dayel, e nessuno di coloro che conosce. E' un'estraneo... è un intruso, e qui, la bestia dentro di lei urla con forza, non è chiaro se sia ostile o meno, ancora.. è solo un parirazza che entra nel suo territorio, chiaramente maschio.
Gdr GO
Malias_Grakas è stato invitato.
10:15Malias_Grakas[Namsos-Fortezza]{giardino} Passeggia la mannara, tranquilla a godersi l’aria di casa e la tranquillità. Ormai così come percepisce l’ars attorno a sé in modo naturale, fa lo stesso con gli odori e i rumori. Quel nasino che e’ diventato in un certo senso un’arma perché le consente di riconoscere prima eventuali problemi. Ed è un problema quello che sente. La luna e’ solo metà, la sua vita scorre in modo anche sereno, ma la bestia e’ sempre lì, latente, un gioco forza che qualche volta vince e qualche volta perde. E’ vestita con un abito elegante, ma è armata con le sue spade ingioiellate e la daga della leggenda. I capelli raccolti in una treccia ordinata e la fede al dito. Annusa ancora quasi sperasse di sbagliare, ma non lo fa. Lo sente quell’odore del parirazza. Un maschio. No. Lo riconosce e aggrotta la fronte sformando appena il viso in un ghigno di disappunto. Quella è la sua casa. Solleva la gonna con la mano sinistra e si muove con una certa sicurezza verso quella direzione. Come lo ha sentito lei, Sa di essere stata sentita, eppure non le pare che l’odore si allontani in quel momento. Come protezione di leva la fede che non vuole rovinare no. Sapendo cosa accadrà e la aggancia al collo con una catenina che ormai tiene sempre. Avanza verso di lui.
Stop azioni attendere responso
No. Non si allontana, il mannaro, anzi, fronteggia, ed in lui, si agitano emozioni bellicose, nel percepirla, nonostante chiaramente provi a controllare la bestia, la sicurezza di se, e la sfrontatezza con cui incalza alla minaccia dell'avvicinarsi di Malias, potrebbe farle intuire che non è una minaccia facile, da contrastare. La prima cosa che può scorgere di lui, è il baluginio dello sguardo. E' in forma originale, e si presenta come un uomo robusto di una quarantina d'anni, con la barba incolta e i capelli altrettanto incolti. Le vesti sono stracciate in più punti ed è scalzo. Si direbbe, un mannaro che ha scelto una vita solitaria e selvaggia, piuttosto che mescolarsi con gli altri, e negli occhi, iridescenti al riverbero lunare, mostrano una scintilla adrenalinica pericolosa. E se facesse in tempo a dialogare con la ragazza, la saluterebbe con sardonico garbo la voce è roca e bassa mentre si solleva sul suo viso un sogghign0o beffardo e spasmodico. Anche lui stava avanzando verso di lei, ma appena si mostra, a lei, si fermerebbe gonfiando il petto e allargando le spalle, in semplice attesa. non dice altro, semplicemente si limita ad osservare la ragazza da capo a piedi.
Gdr Go
10:37Malias_Grakas[Namsos-Fortezza]{giardino} Una speranza vana quella di farlo allontanare. La bestia chiede di essere lasciata libera di fronteggiare il parirazza che ha tutto l’aspetto di un pessimo incontro. La prima cosa che fa la governatrice e’ cercare altri odori, la presenza di altri civili, altra gente. Quell’incontro in quel momento è problematico da gestire. Lo sarà di più se succede ciò che pensa. Lo guarda, lo studia dice come prima frase soffiata tra i denti senza mezzi termini. Con uno sguardo che ha una furia omicida raramente visibile sul suo viso da ragazzina. Ben diversa lei da lui, ma in fondo molto simile. Il suo sorriso la irrita più ancora della sua presenza. Il suo abito elegante e perfetto stona con quello stracciato di lui le braccia scivolano lungo i fianchi. Sicura di sé anche lei, non ha alcuna paura dell’altro. Gambe ben piantate sul terreno. Spalle salde e muscoli tesi. E’ la donna che parla, ma la bestia spera che l’avvenimento cada nel vuoto.
Malias_Grakas ha usato Sangue freddo
Malias_Grakas ha usato Incrollabile
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Le narici dell'altro sbuffano in una rabbia malcelata, scrolla il capo, lui ma non parla, Malias, potrebbe sentire il cuore dell'altro accellerare paurosamente, e gli odori dell'uomo cominciano a cambiare le vene del collo e delle tempie cominciano a gonfiarsi mentre un fortissimo vento si alza e il cielo prima terso addensa delle sinistre nubi intorno ad una luna che come un sinistro presagio si macchia di un rosso sangue che da un punto solo si dilata fino a farla divenire rubiconda. Dei rumori sinistri comincia ad emettere quello che fino a qualche secondo prima, era un uomo, asciando spazio ad un qualcosa di terrificante. Le spalle si allargano con uno schiocco, i vestiti si strappano e la cassa toracica si spezza e si riassembla allungando l'ossatura e riposizionandola in ciò che parrebbe divenire un busto tozzo, orsino, mentre la sua misura lievita a dismisura, pesando sulle ginocchia che ora cedono al cambiamento costringendolo in ginocchio ed in una postura quadrupedale, ed un urlo agghiacciante colmo di doloro rabbia e minaccia gli esce spontaneo dalla bocca che muta, lasciando i denti crescere e ricollocarsi, con canini affilati ed una mascella prognata il naso sanguina nell'allungarsi e... così facendo, marchia il territorio come suo. Lei, ora non sentirà nessun'altro odore, mantenendo un vago ricordo di ciò che sapeva, e di ciò che percepiva. Era sola, in quel perimetro, anche se, di certo, casa sua, non sarà disabitata a lungo, prima o poi, qualcuno di certo, tornerà a casa. Ad incalzare, quindi è anche il tempo. Innanzi a se, ha un mannaro con una trasformazione quasi completa, di una dimensione quasi spropositata, e i tratti cominciano vagamente a ricordare quelli di una Iena, che ora, alterna quell'urno ad una risata spasmodica e nervosa, ferale, che di umano ormai non assolutamente più nulla
Gdr go
11:17Malias_Grakas[Namsos-Fortezza]{giardino} Namsos e’ sua. Desidera far valere l’ansai supremazia. l’istinto di sopravvivenza si innesca. Il cielo muta, il vento si alza e quella luna rossa già presente per via del parirazza potrebbe splendere anche di più. Perché no, non si vuole controllare, non ne aveva intenzione neanche prima. Sa che il tempo è poco. Finisce il collegamento con la coscienza. Lascia la ragione e cede all’istinto. Le nuvole che si addensano promettono tempesta, la tempesta che sta per scatenarsi nel suo territorio. Il dolore e’ la prima cosa che avverte mentre il corpo inizia a ripiegarsi su se stesso. Le mani scivolano sul terreno e le ginocchia si allungano rompendo le ossa e i tessuti. La colonna si distende e per ogni vertebra che si modifica un crack si sente. Il meraviglioso abito principesco inizia ad essere fuori luogo e fuori misura. Gli strappi sono la melodia che la sua trasformazione le regala. Dalle mani spuntando artigli e la sua forma umana si avvicina a una forma più bestiale. La peluria inizia a fare la prima comparsa e le iridi dell’occhio si iniziano a schiarire. Una visione terribile e spaventosa, le sue belle labbra sottili e denti perfetti lasciano lo spazio per canini allungati e muso che ricorda quello di una pantera. Non consentirà a nessuno di marchiare il territorio che lei possiede. Urla di dolore sparisce qualunque ricordo della sua femminilità. Più simile alla bestia che alla donna. Una specie iena che ride l’altro. Una specie di pantera nera che ruggisce lei. Ci vorrà del tempo, tempo infinito, dove lei proverà tutto il dolore che userà poi per sfogarsi contro il nemico. Si ingrandisce, ma tiene gli occhi sul nemico seppure il muso e’ ribassato in quel momento di totale disarticolazione. Le spalle e i fianchi prendono una posizione simmetrica, la testa si incassa e i muscoli cambiano la disposizione. Nel Sangue e nel dolore attende con la forza che Khorr concede sempre in qualunque forma
PROSEGUIRE CON IL SECONDO POST SULLA TRASFORMAZIONE SEGUENDO I CRITERI SECONDO MANUALE
La trasformazione dei due mannari prosegue contemporaneamente
11:33Malias_Grakas[Namsos-Fortezza]{giardino} Non Sa quanto tempo e’ trascorso, pochi istanti ma che fanno sentire il dolore di tutta una vita. Gli occhi diventano del tutto azzurri e quasi trasparenti in parte iridescenti come quelli di un felino. Il nero che gli apparteneva finisce in quella peluria che termina di crescere ricoprendone quasi totalmente il corpo, l’ultima cosa che arriva e’ la coda. Forte, muscolosa e che le consente di mantenere l’equilibrio che la bestia richiede. Mandibole serrate, denti stretti, orribili a vedersi. Diventa più grande, da donna e da bestia diventa enorme, almeno altri dieci centimetri. Gli artigli permangono sfoderati. Le zanne aguzze sfiorano il labbro inferiore. Il dolore cresce come cresce la bestia e come cresce la rabbia. Un ruggito finale che si alza dalla gola e che conferma la trasformazione definitiva. Affondano le zampe sul terreno e graffiano per marcarlo e confermare che è suo quel luogo e ciò che ne fa parte. Adesso però non riconoscerebbe nessuno, neppure la sua stessa famiglia, riconosce solo nemici e uno in particolare sarà oggetto di tutto il suo nervosismo. Fa un solo passo per dare una zampata artigliata al terreno. E poi si abbassa con la schiena pronta a scagliarsi in un agguato. Le zampe posteriori appena rialzate, il bacino che si muove in un ondeggiare minaccioso. E’ forte, e’ veloce, ed è agile e soprattuto e’ rabbiosa.
11:33Malias_Grakas[Trasformaizone mannara 2/2]
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All'ulisono con Malias quella bestia si trasforma, la pelle finisce di scurirsi, il pelo di crescere, le mascelle schioccano paurosamente in uno spasmo dettato dolo dal dolore e dalla rabbia, il raziocino ha ceduto alla bestia, e la bestia, ha perso il suo in uno stato di furia completa, in cui andrebbe una volta a concludere la crescita della coda, del pelo e delle zanne che si allungano a dismisura, a scattare in un un attacco privo di ogni criterio e coordinazione, totalmente imprevedibile, e devastante, non aspetta, non minaccia non può, il suo attacco è una diretta risposta al dolore e alla rabbia e a quell'euforia di libertà che la bestia vive e prova in quel momento, le mascelle schioccano terribilmente, spasmodicamente, mentre un'artigliata andrebbe ad allargarsi con una zampa poderosa lunga e deforme nel mescolarsi ad una vaga struttura umanoide, per abbattersi e colpire in un rapidissimo colpo obliquo da destra verso sinistra, cercando di colpire la parte sinistra della sua testa, gli artigli in vista, affilati, e lunghi accompagnando il colpo con una carica che spinge poderosamente con le gambe posteriori, allungate, forti, agili per abbatterlesi addosso non solo con la forza del braccio ma con tutto il peso per sovrastarla, spingerla via, rovesciarla. La bocca è contorta in un ringhio animalesco e mostruoso, le labbra arricciate fino all'osso nel mostrare quella dentatura affilata e nervosa che schiocca mentre gorgoglia un ringhio brutale e angoscioso. Li non c'è nulla se non solo ed esclusivamente, una animalesca furia omicida votata solo, ad annientare le prime cose che le capitano a tiro, e la prima, innanzi a lui, è proprio Malias. Troneggia ancora quella luna rossa ed ancora il vento, pare ululare in simbiosi con i loro ruggiti e ringhi.
Gdr Go
12:01Malias_Grakas[Namsos-Fortezza]{giardino} Entrambe le bestie adesso sono qualcosa di micidiale e devastante. Un ricordo di ciò che erano prima, mostri che terrorizzano chi li guarda. Lei era già pronta ad un attacco, ma ha preso tempo. Il tempo di studiare, di abituarsi alla sua nuova forma. L’attacco della iena umanoide, arriva alla sua sinistra e quindi lei cerca di schivare il colpo spostandosi rapida sulla destra. Le zampe danno lo slancio e l’atterraggio e’ quasi impercettibile perché immediatamente prova anche lei a scattare in avanti. Gli artigli sono sfoderati e come se dovesse attaccare una gazzella prova ad artigliare l’addome di fianco. Una preda, la sua preda che ha sconfinato nel suo territorio, non l’avrebbe cercata, ma adesso che c’è la bestia e’ felice di sfogare la sua rabbia. Il suo attacco punta alla gola di quella simil iena, il desiderio di strapparle a morsi vene e artierie. La vene e le arterie che sente pulsare. Che la eccitano, che le fanno salire l’adrenalina e i battiti. Furia omicida di uno che incontra quella dell’altra. Tenta la bestia felina oscura a far valere la sua supremazia sull’intruso.
Malias_Grakas ha usato Schivare
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§Schiva Malias, di certo quel bestione non ha l'agilità di quella pantera, che per quanto divenuta massiccia e sgraziata in quella che è effettivamente quella creatura maledetta ed terrificante, si muove sinuosa come il felino che è, agile scattante. La muscolatura guizza rapida, il baricentro si spsota mentre l'altro carica trovandosi perfettamente al suo fianco, dove quell'artigliata a pre uno squarcio profondo lasciando ce il sangue sgorghi copioso mentre l'urlo della bestia si erge di dolore frustrazione e rabbia nei cieli cupi e tinti di rosso di Namsos, scarta ina vanti la bestia, per evitare il mosrso di Malias che gli schiocca terribilmente vicino a quel grugno deforme, los guardo distante di quella bestia e tondo, si pianta ancora su di lei, scurissimo, mentre rapido galoppa dinoccolato verso di lei nel tentativo di donarle, ora, un morso potente alla zampa destra, flettendo l'articolazioni alle ginocchia, protendendo il collo in avanti a fauci spalancate in ciò che parrebbe un sinistro inchino. in quel tentativo slittano nell'atto i posteriori di lato, verso destra in modo che il suo corpo, tozzo, sbatta con una poderosa spallata su di lei per tentare di sbilanciarla
Gdr Go
13:26Malias_Grakas[Namsos-Fortezza]{giardino} La pantera umanoide e’ agile, molto più dell’altro che non riesce a sfiorarla. Un ghigno sformato in quelle labbra che ricordano più la sua maledizione che non la custode. Raggiunge la carne e gli artigli affondano aprendo uno squarcio. L’odore del sangue le dà alla testa, un’estasi di sensazioni dopo tanto dolore. L’eccitazione della caccia, il desiderio della lotta, la voglia di imporre la sua presenza con la forza. Salta lontano però notando come il morso fa sentire la presenza ma non raggiunge il collo come sperato. Si arrabbia di più, ringhia e si prepara a quell’attacco decisamente irregolare, imprevedibile. Il rosso della luna sembra darle linfa come una bandiera sventolata davanti ad un toro. Nella fuga necessaria perche la bestia Sa che come stanza non può farcela, la sua zampa si trova pericolosamente vicina al nemico. Tenta di allontanare con uno scatto riposo entrambe le zampe. Salta in avanti. Poi salta ancora, ove fosse riuscita a non farsi azzannare la zampa, inizierebbe a sfruttare la sua velocità per correre intorno alla preda, scattando. Proverebbe ad aggirare in corsa la iena, per confonderla e non attaccare se non quando la posizione sia a lei favorevole, alle spalle. Solo in quel momento tenterebbe di usare gli artigli per colpire i tendini del nemico. Ma non si fermerebbe, continuerebbe a correre intorno al mannaro ostile e ad avvicinarsi per artigliare qualcuno cosa venga a tiro. L’altro è più massiccio e pesante, lo Sa, lo ha visto, ma lei sfrutta le caratteristiche del suo animale maledetto per metterlo in ginocchio.
Malias_Grakas ha usato Acrobazia
Malias_Grakas ha usato Schivare
Malias_Grakas ha usato Atletico
Malias dado Destrezza!
Malias_Grakas tira 30/108
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§Meravigliosamente veloce, ed agile come un'ombra scivola intorno al nemico evitando il colpo, le zampe anteriori si piantano al suolo mentre le posteriori continuano la loro corsa per posizionarglisi alle spalle, e potercosì sferrare il primo colpo con glia rtigli al tendine della zampa posteriore destra che lo vede ululare di dolore e rabbia mentre si accascia su quel lato sfruttando quel movimento improvviso per tentare di girarsi, e colpire, dando la possibilità alla Mannara così di poter avere un'altro fianco libero, e colpire ancora causando uno scatto improvviso dell'avversario ormai ferito, e sangunante. tenterebbe di rialzarsi quindi, in un'impeto disperato fatto di furia e istinto omicida che lo vede tentare, in un ultimo tentativo. Un attacco frontale con gli artigli della zampa destra che dal basso all'alto tenterebbe di sollevarsi obliquo verso sinistra nel tentativo di colpirle la gola, per intercettarla in ciò che è un'altro balzo per poterlo aggirare, che è andato ora, a vuoto, vista la repentinità della bestia nel voltarsi, e fronteggiarla ancora
Gdr Go PROSSIMO ULTIMO responso
13:57Malias_Grakas[Namsos-Fortezza]{giardino} E’ comunque veloce e resistente la bestia nemica. Trova insopportabile la sua resistenza alla morte. Morte che vuole portare lei. Colpisce il tendine destro e poi il sinistro e poi ci riprova ma si scontra con una reazione inaspettata. Ferito e sanguinante, lui continua a volerla combattere. La lady Grakas che l’avrebbe graziato, che l’avrebbe perdonato, ora non esiste. Gli occhi chiari riflettono quella bestia che ferita tenta il tutto per tutto. Un attacco frontale. Le tenterebbe di indietreggiare per non farsi colpire, la gola che si sposta dalla traiettoria che dovrebbe quanto meno essere comprensibile vista la mole di altezza altrui. Aspetta quel guizzo di cattiveria finale per tentare di sfruttare lo sbilanciamento della bestia e saltargli addosso come la bestia arrampicatrice che è. Lo fa sempre con gli artigli tratti, perché ogni suo tocco sia una ferita, apre la bocca mostrando zanne lunghe e cerca di afferrare la testa del nemico per schiacciarla tra le mandibole. Non pretende di sfondarla, ma di perforarla in modo da avere il suo sangue non più sugli artigli ma ora sulla lingua e il palato. Le pupille si dilatano già all’idea di assaporare il nemico e finirlo. Non c’è compassione, non c’è’ ragionamento se non quello portato all’annientamento.
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Un'azione fatale, per il mannaro, che va a esporre cercando di sollevare il busto per incrementare la forza del colpo, la testa e la gola, troppo grande la testa di quel bestione per afferrarla tutta in bocca, e troppo coperta dal braccio alto nel mancare il colpo, le sue fauci però precise, e perfettamente guidate da un istinto predatorio infallibile, azzannano le teneri carni della gola della bestia, che ora, afferrerebbe perl le spalle e inchiodandola con i suoi artigli al suolo, sovrastandola, mentre quello, cerca di dimenarsi inutilmente un'altro paio di volte, graffiandole il ventre inutilmente con le zampe posteriori molli dalle ferite inferte poco prima dalla stessa mannara, un dibattersi frenetico, veloce... che via via va a spegersi sotto il suo forte morso, inondato dal sangue altruoi, inebriandola... appagandola. Il nemico, sotto di se, resta immobile per un attimo... prima di ricominciare di nuovo a mutare in ciò che originariamente fu, un semplice uomo. La bestia, ha abbandonato quel corpo ormai inutile, e per sempre, probabilmente, le terre di Namsos.
Gdr End posta pure la chiusura se vuoi
14:15Malias_Grakas[Namsos-Fortezza]{giardino} Immaginava fosse impossibile da colpire senza far scoprire un punto debole. Una mole di bestia davvero interessante. La cattiveria con cui si avventa sul suo collo e sul resto del corpo e’ mostruosa quasi quanto la visione stessa dei due. Visione che lentamente cambia perché la morte della bestia ha decretato anche la morte dell’uomo. Chi era? Chi era prima? Come la conosceva? domande della donna e non della bestia che invece fiera troneggia su quel corpo senza vita. Il corpo della vittoria. Orgogliosa e superba, ma anche stanca e provata. Affannata. Il sangue che cola dai denti e il muso sporco. Inspira e annusa l’aria per essere certa che non ci sia altro nemico che possa in qualche modo prendere la preda. Azzanna una gamba di quel corpo ormai martoriato e se lo porta via, lontano da dove ha combattuto perché si Sa, la bestia non so nutre ovunque e non si nutre di chiunque. Vuole levarsi da lì.
FINE PROVE ESAMI MANNARI. A BREVE, VERRANNO CARICATE SUL FORUM CON ESITO POSITIVO, COMPLIMENTI!! PROVA SUPERATA!!
BRAVISSIMA <3
Complimenti ancora!!
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